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Ho iniziato a dimostrare l’amore per i cavalli all’età di 4 anni, dentro di me ho sempre sentito un qualcosa, mi basta osservarli per capire cosa pensano e il loro stato d’animo. All’età di 6 anni feci la mia prima gara, da li non ho mai smesso sino a circa i 20 anni. Ne ho fatte tante, mi sono tolta tantissime soddisfazioni, specialmente con il mio adorato Wembley, ad oggi 22enne, Naso-nano, come lo chiamo io, perché piccolo e sempre iperattivo, specialmente con quel suo nasino, che ormai è diventato nasone.

In tanti anni di gare ho osservato un’aspetto, che si lega al mio lavoro: pochissimi cavalieri curano la loro nutrizione.
Credo che questo derivi dal fatto che da sempre l’equitazione non viene considerato uno sport, o meglio: lo sportivo viene considerato il cavallo e non il cavaliere, quando in realtà si ha un esatto 50-50. Chi ha un minimo di esperienza in ambito, credo che almeno una volta si sia ritrovato a non essere performante e abbia capito quanto questo influisca anche sul suo compagno.

Il cavallo è un animale estremamente sensibile, percepisce il nostro stato di salute e la nostra mente addirittura prima di noi, il cavaliere è la sua guida, tu sceglieresti una guida che percepisci non essere forte, energica e in salute? Curare il cavaliere significa curare anche il cavallo, e mantenere solido il legame tra i due.

Altro aspetto per il quale credo sia importante che un cavaliere curi la sua nutrizione, corrisponde al fatto che i professionisti svolgono attività fisica 6-7 ore al giorno, montando da 4 a 8 cavalli al giorno, oltre a tutta la cura e la gestione dell’animale da terra. Sono tante ore, in estate esponendosi a tante ore di caldo, ed in inverno a tante ore di freddo. Molto spesso mi è capitato di dover gareggiare alle ore 13.00 in Agosto, oppure alle 8.00 della mattina a Dicembre..

Alcune accortezze:

Questo è ciò che tenevo in considerazione nel periodo in cui montavo due cavalli al giorno, significa circa 2h di lavoro sul cavallo + la gestione e pulizia da terra, per un totale di circa 3 ore:

Andavo ancora a scuola quindi svolgevo una classica colazione bilanciata la mattina come poteva essere cereali + yogurt + frutta secca + 1 frutto ed un caffè;

Seguiva una merenda a metà mattina che poteva essere un pacchettino di cracker, oppure una barretta di cereali, oppure un pezzo di cioccolato e un frutto, dipendeva un po dalla giornata e dalla tipologia di pasti successivi che sarei andata a svolgere.

Il pranzo e la cena erano i pasti a cui prestavo più attenzione: il pranzo non era troppo pesante, principalmente carboidrati come una pasta condita con un cucchiaio di olio EVO e una quota medio/bassa di proteine, questo perché subito dopo sarei andata in scuderia e quindi non passava tanto tempo da inizio attività sul cavallo. Non omettevo comunque la quota proteica, a causa del fatto che in media circa 1/1.30h da inizio allenamento passava sempre (considerando anche la preparazione del cavallo), prestavo attenzione ad evitare legumi per la componente di fibra che poteva rallentare la mia digestione, e prediligevo una proteina animale facilmente digeribile. La componente di verdura era sempre presente ma piuttosto ridotta sempre per la questione della fibra. Preferivo svolgere un pasto non troppo pesante in quanto se iniziavo l’attività sul cavallo con ancora la percezione di stomaco appesantito, mi sentivo male, e questo era incrementato sicuramente dal rimbalzo che il movimento del cavallo crea.

Quando tornavo a casa era ormai tardi, quindi tempo di fare una doccia, studiare un’oretta e arrivava la cena; quest’ultima prevedeva sempre una quota di carboidrati che poteva essere pane, riso o ancora pasta, una buona quota di proteine, e un bel piattone di verdure, condito il tutto con un cucchiaio di olio EVO; era il pasto che mi permetteva di re-integrare e ripartire il giorno dopo!

I giorni di gara ovviamente l’organizzazione cambiava completamente a causa di orari molto differenti e variabili.

Ho portato il mio esempio, ma ci tengo a sottolineare che ognuno ha le sue esigenze, motivo per cui, come sempre, la nutrizione è, e deve essere estremamente personalizzata!

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